Adozione e Scuola

domenica 24 ottobre 2010

Lettera al ministro Gelmini

Un gruppo di associazioni attive nel campo dell'adozione ha inviato una petizione al ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini per sollecitare un confronto istituzionale in materia di benessere scolastico di bambine e bambini adottati.
L'iniziativa, promossa dall'associazione "Genitori si diventa", intende prioritariamente porre in evidenza il problema del passaggio dalla scuola dell'infanzia alla primaria e del primo inserimento scolastico dei bambini adottati.
Questi i termini della questione. Non è infrequente che i bambini adottati abbiano bisogno di "diluire" su tempi più lunghi il loro percorso scolastico. L'opportunità di non sottoporli a tour de force cognitivi nella fase di "acclimatamento" alla nuova famiglia e al nuovo contesto può rendere preferibile, in casi di bambini appena arrivati, lo slittamento di un anno su una classe inferiore rispetto a quella corrispondente all'età. Anche in altri casi di bambini già in Italia da tempo può rendersi necessario un rallentamento del percorso scolastico, con una permanenza di un anno in più nella scuola dell'infanzia.
La possibilità di rallentare di un anno il percorso scolastico dei bambini e dei ragazzi adottati è consentita, dal punto di vista normativo, dalla CM 24/2006 con un'unica eccezione: l'inserimento nella prima classe della primaria. Con l'entrata in vigore del DPR 89/2009 che regolamenta l'assetto della scuola dell'infanzia e del 1° ciclo, infatti, i bambini che compiono i 6 anni entro l'anno scolastico di riferimento devono necessariamente essere iscritti alla prima classe della primaria, senza alcuna possibilità di posticipare l'inserimento né per i bambini appena arrivati, né per quelli per i quali si ritenga opportuna una permanenza più lunga nella scuola dell'infanzia. In questi casi, con la nuova normativa solo una certificazione di disabilità rende infatti possibile rinviare di un anno l'inserimento.
Le associazioni chiedono che questa incongruenza normativa venga risolta, ma anche che si colmi quel vuoto legislativo che non considera le specificità di questi alunni, che costituiscono una porzione non indifferente della popolazione scolastica.

A questo link la lettera al Ministro e un dossier sul tema: www.webalice.it/livia.botta/adozione/lettera_Gelmini_dossier.pdf

Livia Botta
www.adozionescuola.it

martedì 19 ottobre 2010

Vademecum per insegnanti - Incontri di presentazione a Genova

La pubblicazione "ALUNNI ADOTTATI IN CLASSE. VADEMECUM PER INSEGNANTI" verrà presentata agli insegnanti genovesi nel corso di quattro incontri organizzati nelle seguenti scuole:

Ist. sec. 1° "DON MILANI-COLOMBO", Salita Carbonara 51, Genova
Lunedì 25 ottobre 2010 ore 16.00-18.00

Scuola primaria "DIVINA PROVVIDENZA", Via S. Bartolomeo 17, Genova-Certosa
Mercoledì 27 ottobre 2010 ore 16.30-18.30

Direzione didattica "RECCO", Via Massone 47, Genova-Recco
Lunedì 15 novembre 2010 ore 16.00-18.00

Ist. sec. 1° "STROZZI", Via Era 1, Genova
Mercoledì 24 novembre 2010 ore 16.30-18.30

I partecipanti riceveranno una copia del Vademecum.

Per partecipare è necessario inviare al n. di fax 0108466343 la scheda scaricabile dal sito www.adozionescuola.it.

Livia Botta
http://www.adozionescuola.it

sabato 16 ottobre 2010

Il Vademecum per insegnanti è in libreria


Il volume "ALUNNI ADOTTATI IN CLASSE. VADEMECUM PER INSEGNANTI", realizzato dal nostro gruppo, è finalmente in libreria.

Qui di seguito il comunicato stampa di presentazione:

ALUNNI ADOTTATI IN CLASSE. VADEMECUM PER INSEGNANTI a cura di Livia Botta
Erga Edizioni, Genova 2010, pp.64, € 8.00


La pubblicazione di questo Vademecum rientra fra le iniziative del Progetto “ADOZIONE E SCUOLA”, promosso dall’ANSAS nucleo Liguria e dell’istituto secondario di 1° grado “Don Milani” di Genova.
Obiettivo del Progetto è diffondere tra gli insegnanti una cultura dell’adozione, nella consapevolezza che, a fronte della crescita di bambini e ragazzi adottati o in affido nelle nostre aule, la scuola non disponga ancora di strumenti normativi specifici e di prassi di comportamento consolidate che aiutino gli insegnanti a individuare correttamente i bisogni peculiari di questi alunni e le strategie da attivare per favorire la loro integrazione scolastica e il loro percorso di crescita.
Fanno parte del gruppo di lavoro che ha prodotto il Vademecum docenti dei diversi gradi di scuola, genitori adottivi, operatori che a diverso titolo si occupano di adozione. E’ la sinergia di queste diverse prospettive, e la centralità della scuola come soggetto promotore dell’iniziativa, a fare del Progetto “Adozione e scuola” e di questo Vademecum qualcosa di nuovo rispetto a esperienze similari: una sintesi scaturita dal confronto tra i vissuti e le sensibilità dei genitori nei confronti del percorso scolastico dei figli, il sapere psicologico sulla complessità della situazione adottiva, l’ancoraggio alle opportunità e ai vincoli imposti dalla realtà scolastica.
I temi affrontati dal Vademecum sono i più rilevanti nel rapporto tra alunni adottati e scuola: l’accoglienza e l’integrazione nella classe, il dialogo con le famiglie, il modo di affrontare la storia personale, le strategie per fronteggiare problemi comportamentali e difficoltà di apprendimento. Si è cercato di trattare tali argomenti con semplicità e senza ridondanze, di offrire agli insegnanti una sorta di “assaggio” delle diverse problematiche e insieme uno stimolo ad approfondirle, nella consapevolezza di quanto, per affrontare con successo le situazioni complesse che si presentano a scuola, siano prioritarie non le “ricette” ma la riflessione condivisa, doti di comprensione ed empatia, la ricerca di soluzioni calibrate sui singoli casi.
Chi vorrà approfondire potrà farlo integrando i suggerimenti del Vademecum con le letture proposte nella bibliografia e con i contenuti del sito www.adozionescuola.it, che vuole essere ideale prosecuzione del Vademecum, spazio di approfondimento, riflessione e confronto tra coloro che a diverso titolo hanno a che fare con l’inserimento scolastico di bambini e ragazzi adottati.
Il vademecum verrà distribuito gratuitamente agli insegnanti delle scuole liguri in occasione di una serie d’incontri organizzati nelle quattro province. Sarà presente anche in libreria da ottobre 2010.

Hanno collaborato alla realizzazione del Vademecum: Marta Avellani, Simone Bertone, Livia Botta, Aldo Casaleggio, Emanuela Faggi, Mariù Garatti, Anna Luraschi, Emilia Merlo, Viviana Napoli, Elena Negri, Maddalena Ronconi, Patrizia Sormirio.

INDICE
1. Perché questo vademecum? / 2. Le adozioni in Italia / Due storie / 3. La complessità psico-emotiva del bambino adottato: Una doppia perdita - Possibili reazioni comportamentali / 4. Il ruolo della scuola / 5. Quando iniziare la frequenza / 6. In che classe / 7. Prima dell'ingresso a scuola / 8. L'incontro insegnanti-genitori / 9. L'inizio della frequenza / 10. Famiglie di oggi / 11. Come parlare dell'adozione e dell'abbandono / 12. L'approccio alla storia personale / Un esempio di attività: il cammino della storia e le nostre diverse storie personali / 13. Raccontare, raccontarsi / Un esempio di attività: raccontarsi con l'ombelico del mondo / 14. Libri di testo e altre letture / 15. Gli alunni adottati non sono alunni stranieri / 16. Problemi comportamentali / 17. Difficoltà di apprendimento / 18. Adolescenze difficili
Scheda 1 - L'adozione internazionale / Scheda 2 - Adozione nazionale e affido / Scheda 3 - La normativa che non c'è / Scheda 4 - Gli enti che si occupano di adozione e affido / Scheda 5 - L'adozione nella storia / Scheda 6 - Per saperne di più / Scheda 7 - Il Progetto "Adozione e scuola".


Livia Botta
http://www.adozionescuola.it

giovedì 7 ottobre 2010

"Burattino" (recensione)

“BURATTINO” a cura dell’Associazione ONLUS "Sorrisi dall’Est", Erga Edizioni, Genova 2010

La storia di Pinocchio è stata tradotta e pubblicata in tutto il mondo. In Russia il titolo di “Pinocchio” è stato cambiato in “Burattino” e, come spesso accade, il protagonista ha subito qualche piccola trasformazione per calarsi nella realtà locale.
Il libro, curato dall’Associazione genovese "Sorrisi dall’Est", di cui è Presidente Angela Franconeri, racconta la storia di Pinocchio rielaborata e illustrata da bambini italiani e russi. L’Associazione, infatti, raccoglie un gruppo di famiglie che ospita per tre mesi l’anno minori provenienti da istituti della città di Mosca. Ogni anno 24/25 bambini vengono accolti nelle famiglie che si rendono disponibili e durante la loro permanenza vengono organizzate attività di formazione e di gioco per realizzare al meglio un progetto di accoglienza e di scambio culturale.
Il libro è scritto nelle due lingue, italiano e russo, ed è illustrato con bei disegni sia dai bambini russi, ospitati negli istituti che collaborano con l’Associazione, sia da alunni italiani che frequentano alcune scuole genovesi.
I diversi blocchi narrativi all’interno della favola non seguono un andamento lineare e il racconto prosegue incalzante, potenziato dalle emozioni che trapelano dai disegni dei bambini: la libertà di Pinocchio burattino si “sposa” con la libertà dei disegni infantili (molto belli quelli raffiguranti il gatto e la volpe o Pinocchio con il collare da cane).
Comprensibile e felice la scelta di lavorare in cooperazione su Pinocchio: il burattino è un personaggio universale, tutti i bambini di qualsiasi paese e provenienza sociale possono riconoscersi in lui, perché Pinocchio cede, trasgredisce le regole, è buffo, fa ridere, non vuole crescere, è una marionetta meravigliosa che fa capire a tutti i bambini ma anche agli adulti come si diventa grandi.

Recensione a cura di Maddalena Ronconi
http://www.adozionescuola.it