E' stato pubblicato il rapporto della Commissione per le Adozioni Internazionali con i dati dell'anno 2010.
L'Italia si è confermata come uno dei principali paesi dell'adozione, con un aumento del numero di ingressi (4130) rispetto agli anni precedenti. Il primo paese di provenienza è stata la Federazione Russa con 707 ingressi, seguita da Colombia (592), Ucraina (426), Brasile (318), Etiopia (274), Vietnam (251), Polonia (193).
Tutti i dati al link http://www.commissioneadozioni.it/media/73222/rapporto2010.pdf
Livia Botta
contatti@liviabotta.it
Questo blog ha come finalità la discussione e l'approfondimento delle problematiche relative all'inserimento scolastico dei bambini e ragazzi adottati. Il sito di riferimento è www.adozionescuola.it. Amministratore del blog è la dr.ssa Livia Botta, Genova (www.liviabotta.it).
lunedì 25 aprile 2011
lunedì 11 aprile 2011
Atti del convegno "Diventare adulti e responsabili"
L'associazione SpazioAdozioneTicino ha reso disponibili in formato elettronico gli atti del convegno "DIVENTARE ADULTI E RESPONSABILI. COME AIUTARE I FIGLI ADOTTIVI AD ASSUMERSI IL RISCHIO DELLE SCELTE".
Possono essere scaricati qui:
http://www.piergiuseppemilanesi.com/atti/febbraio_2010.pdf
Il convegno ha ospitato interventi estremamente interessanti sul post-adozione "avanzato" (adolescenza ed età adulta, problematiche scolastiche e dell'inserimento lavorativo...), alternando contributi di esperti e di genitori adottivi.
Questi i titoli di alcuni degli interventi: Le prime difficoltà iniziano a scuola - Le difficoltà si acutizzano con l'adolescenza - Se non studi lavora! La paura del futuro - La condivisione delle esperienze e dei problemi. L'ìimportanza delle parole.
Tra i relatori Patrizia Gatti, Claudia Artoni Schlesinger, Marco Mastella.
Livia Botta
contatti@liviabotta.it
Possono essere scaricati qui:
http://www.piergiuseppemilanesi.com/atti/febbraio_2010.pdf
Il convegno ha ospitato interventi estremamente interessanti sul post-adozione "avanzato" (adolescenza ed età adulta, problematiche scolastiche e dell'inserimento lavorativo...), alternando contributi di esperti e di genitori adottivi.
Questi i titoli di alcuni degli interventi: Le prime difficoltà iniziano a scuola - Le difficoltà si acutizzano con l'adolescenza - Se non studi lavora! La paura del futuro - La condivisione delle esperienze e dei problemi. L'ìimportanza delle parole.
Tra i relatori Patrizia Gatti, Claudia Artoni Schlesinger, Marco Mastella.
Livia Botta
contatti@liviabotta.it
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sabato 9 aprile 2011
Servizi post-adozione - in italiano i Libri bianchi dei Casey Family Services
Inserisco questa interessante comunicazione pervenuta all'indirizzo del nostro sito:
Vi invio il link ai Casey Family Services, dove sono scaricabili gratuitamente tutte le traduzioni in italiano dei libri bianchi dei Casey Family Services sui servizi post-adozione e sui servizi adozione-competenti di salute mentale, l'introduzione agli stessi di Ugo Uguzzoni e un Glossario bilingue della terminologia dell'adozione. Queste pubblicazioni in inglese costituivano una parte fondamentale di una Conferenza sui bisogni e servizi post-adozione organizzata nell'aprile 2007 dall'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Ecco il link: http://www.caseyfamilyservices.org/libribianchi
I due Libri Bianchi dei Casey Family Services - "Un Approccio ai Servizi Post-adozione" e "Pratiche promettenti per Servizi Adozione-competenti di Salute Mentale" - prendono in esame la costellazione dei bisogni dei bambini adottati e delle loro famiglie di recente formazione, insieme a pratiche "promettenti" per rispondere a questi bisogni.
Ora tradotti in italiano, con un'introduzione che presenta dati, informazioni sull'adozione e sui servizi e bisogni post-adozione in Italia e un Glossario bilingue inglese-italiano della terminologia dell'adozione, i libri bianchi offrono i punti di vista dei genitori, della ricerca e degli specialisti, con raccomandazioni nell'ambito di pratiche promettenti e della formazione "adozione-competente" per operatori socio-sanitari e specialisti.
Ringrazio per la cortese attenzione e porgo cordiali saluti.
Marcia E. Salusti
Vi invio il link ai Casey Family Services, dove sono scaricabili gratuitamente tutte le traduzioni in italiano dei libri bianchi dei Casey Family Services sui servizi post-adozione e sui servizi adozione-competenti di salute mentale, l'introduzione agli stessi di Ugo Uguzzoni e un Glossario bilingue della terminologia dell'adozione. Queste pubblicazioni in inglese costituivano una parte fondamentale di una Conferenza sui bisogni e servizi post-adozione organizzata nell'aprile 2007 dall'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Ecco il link: http://www.caseyfamilyservices.org/libribianchi
I due Libri Bianchi dei Casey Family Services - "Un Approccio ai Servizi Post-adozione" e "Pratiche promettenti per Servizi Adozione-competenti di Salute Mentale" - prendono in esame la costellazione dei bisogni dei bambini adottati e delle loro famiglie di recente formazione, insieme a pratiche "promettenti" per rispondere a questi bisogni.
Ora tradotti in italiano, con un'introduzione che presenta dati, informazioni sull'adozione e sui servizi e bisogni post-adozione in Italia e un Glossario bilingue inglese-italiano della terminologia dell'adozione, i libri bianchi offrono i punti di vista dei genitori, della ricerca e degli specialisti, con raccomandazioni nell'ambito di pratiche promettenti e della formazione "adozione-competente" per operatori socio-sanitari e specialisti.
Ringrazio per la cortese attenzione e porgo cordiali saluti.
Marcia E. Salusti
martedì 5 aprile 2011
"Alunni adottati in classe": conclusi gli incontri di presentazione
Con l’appuntamento di Albenga dello scorso 31 marzo si sono conclusi (per quest’anno) gli incontri di presentazione agli insegnanti del vademecum “ALUNNI ADOTTATI IN CLASSE”. Gli incontri (10 in tutto tra Genova, La Spezia, Savona, Albenga, Imperia e Sanremo) hanno raggiunto oltre 200 docenti, oltre a un buon numero di genitori adottivi, dirigenti scolastici, operatori dell'adozione, mediatori culturali, rappresentanti delle associazioni di genitori adottivi presenti sul territorio. Oltre che nelle scuole, il vademecum è stato presentato ai genitori adottivi in un incontro dedicato, al Salone dell’Educazione ABCD (Fiera di Genova), all’Ordine degli Psicologi della Liguria, a un seminario nazionale di formazione per operatori dell’adozione organizzato dall’Istituto degli Innocenti di Firenze.
Le 500 copie del Vademecum che avevamo stampato grazie al finanziamento del Progetto sono al momento esaurite: in gran parte sono state distribuite agli insegnanti delle scuole liguri che hanno partecipato agli incontri o che hanno richiesto espressamente il volume. Un discreto numero sono state inviate a soggetti fuori regione che ne hanno fatto richiesta (scuole, singoli insegnanti, psicologi e assistenti sociali che operano nel campo dell’adozione, enti, associazioni di genitori adottivi).
La decisione di non distribuire il Vademecum “a pioggia” alle scuole liguri, ma di presentarlo e consegnarlo capillarmente promuovendo piccoli incontri di riflessione in cui far parlare soprattutto gli insegnanti si è rivelata una buona scelta. Non ci sono stati due incontri uguali per quanto riguarda le tematiche approfondite: un gruppo si è soffermato maggiormente sulle problematiche dell’accoglienza dei bambini adottivi e del rapporto con le famiglie, un altro sulle problematiche delle differenze etniche e culturali, un altro ancora sulle difficoltà comportamentali o di apprendimento, sul come parlare di adozione a scuola… Tutti gli incontri sono stati vivi e sentiti, per nulla formali, più autentici di tante altre occasioni di formazione scolastica, con un’apertura al confronto di esperienze e alla riflessione condivisa e poche richieste di “ricette preconfezionate”.
Tutti i gruppi erano variegati al loro interno, con una presenza consistente di insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e media ma un numero ridotto di docenti di scuola superiore. Questo è indubbiamente un limite, perché molte problematiche legate alla condizione adottiva si presentano in adolescenza e sarebbe utile una collaborazione tra famiglia e scuola per questa fascia d’età. Lo stesso Vademecum d’altro canto affronta solo marginalmente tali problematiche, perché anche nel Gruppo di progetto mancano insegnanti di scuola superiore. Si tratta di una lacuna che andrà colmata nel prossimo futuro. Estremamente utile è stata la presenza, negli incontri, di insegnanti che sono anche genitori adottivi, che hanno offerto agli altri partecipanti interventi generosi, competenti e articolati.
Per quest’anno le "uscite pubbliche" del gruppo “Adozione e scuola” si fermano qui. Nel tempo che resta prima dell’estate programmeremo la prosecuzione delle attività per il prossimo anno scolastico. Sono graditi i suggerimenti e i pareri di chi ha partecipato agli incontri.
Livia Botta
contatti@liviabotta.it
Le 500 copie del Vademecum che avevamo stampato grazie al finanziamento del Progetto sono al momento esaurite: in gran parte sono state distribuite agli insegnanti delle scuole liguri che hanno partecipato agli incontri o che hanno richiesto espressamente il volume. Un discreto numero sono state inviate a soggetti fuori regione che ne hanno fatto richiesta (scuole, singoli insegnanti, psicologi e assistenti sociali che operano nel campo dell’adozione, enti, associazioni di genitori adottivi).
La decisione di non distribuire il Vademecum “a pioggia” alle scuole liguri, ma di presentarlo e consegnarlo capillarmente promuovendo piccoli incontri di riflessione in cui far parlare soprattutto gli insegnanti si è rivelata una buona scelta. Non ci sono stati due incontri uguali per quanto riguarda le tematiche approfondite: un gruppo si è soffermato maggiormente sulle problematiche dell’accoglienza dei bambini adottivi e del rapporto con le famiglie, un altro sulle problematiche delle differenze etniche e culturali, un altro ancora sulle difficoltà comportamentali o di apprendimento, sul come parlare di adozione a scuola… Tutti gli incontri sono stati vivi e sentiti, per nulla formali, più autentici di tante altre occasioni di formazione scolastica, con un’apertura al confronto di esperienze e alla riflessione condivisa e poche richieste di “ricette preconfezionate”.
Tutti i gruppi erano variegati al loro interno, con una presenza consistente di insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e media ma un numero ridotto di docenti di scuola superiore. Questo è indubbiamente un limite, perché molte problematiche legate alla condizione adottiva si presentano in adolescenza e sarebbe utile una collaborazione tra famiglia e scuola per questa fascia d’età. Lo stesso Vademecum d’altro canto affronta solo marginalmente tali problematiche, perché anche nel Gruppo di progetto mancano insegnanti di scuola superiore. Si tratta di una lacuna che andrà colmata nel prossimo futuro. Estremamente utile è stata la presenza, negli incontri, di insegnanti che sono anche genitori adottivi, che hanno offerto agli altri partecipanti interventi generosi, competenti e articolati.
Per quest’anno le "uscite pubbliche" del gruppo “Adozione e scuola” si fermano qui. Nel tempo che resta prima dell’estate programmeremo la prosecuzione delle attività per il prossimo anno scolastico. Sono graditi i suggerimenti e i pareri di chi ha partecipato agli incontri.
Livia Botta
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