E’ stato un seminario interessante, con nutrita partecipazione prevalentemente di genitori.
Si è parlato di ADOZIONE con Marco Chistolini, psicologo e psicoterapeuta familiare, consulente del CIAI, che ha illustrato le diverse dimensioni che caratterizzano l’incontro del bambino adottato con la realtà scolastica e i principali aspetti problematici che meritano un’attenzione speciale da parte degli insegnanti: dai criteri dell’inserimento alle modalità di accoglienza, dal modo di affrontare in classe la storia personale alle (eventuali) difficoltà che il bambino adottato può incontrare nel suo percorso di apprendimento.
Le stesse tematiche trattate nel seminario sono illustrate in modo approfondito nel suo libro “Scuola e adozione. Linee guida e strumenti per operatori, insegnanti, genitori”.
Si è parlato di AFFIDAMENTO con alcuni operatori del Centro Affidi di Bassano del Grappa, che hanno presentato un’interessante esperienza per sensibilizzare all’affido bambini e bambine della scuola dell’infanzia. Si tratta di un progetto di narrazione sperimentato con i bambini di cinque anni, da cui è nato un libro, “Un bambino in affitto”, corredato da due CD che illustrano il progetto e forniscono indicazioni per la costruzione di un “libro-palcoscenico” da realizzare con i bambini.
Se decidessimo di ampliare il tema di lavoro del nostro gruppo includendovi - oltre all’adozione - anche l’affido, potremmo cercare di procurarci il volume, che al momento non è in vendita ma forse può essere chiesto direttamente al Centro Affidi di Bassano del Grappa (sonia.scalco@aslbassano.it, fabio.bonaldo@unipd.it).
Il focus delle relazioni e degli interventi al seminario ha riguardato soprattutto la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. Per queste realtà la riflessione sugli aspetti problematici del rapporto del bambino adottato con la scuola, le esperienze, i suggerimenti di percorsi per affrontare i temi dell’adozione e dell’affido esistono, anche se si tratta di esperienze isolate e anche se la sensibilizzazione al problema è ancora poco diffusa nelle scuole.
Diversa mi sembra la situazione per quel che riguarda la scuola secondaria, su cui finora c’è poco, sia per quanto riguarda la riflessione e i suggerimenti per affrontare le situazioni problematiche che possono presentarsi, sia per quanto riguarda le indicazioni per trattare nelle classi il tema dell’adozione e dei diversi modi di “fare famiglia” oggi. Eppure anche in questi gradi di scuola l’esperienza scolastica dei ragazzi adottati può andare incontro a difficoltà. Il binomio adolescenza-adozione è spesso incandescente, e non è raro che proprio nel rapporto con la scuola si presentino i primi segni di un disagio che poi si manifesta anche altrove.
LIVIA BOTTA
http://www.psicologia-genova.it/
Nessun commento:
Posta un commento