Adozione e Scuola

mercoledì 14 dicembre 2016

Salto di classe?

ADOZIONESCUOLA ha bisogno del tuo aiuto. Leggi QUI

Un altro argomento interessante emerso durante un recente incontro di formazione, che pongo alla discussione: un alunno ha iniziato la primaria con un anno di ritardo perché, adottato a sette anni, si è ritenuto opportuno fargli iniziare il percorso scolastico dall'inizio. Poiché il bambino si è rivelato nei primi anni di frequenza molto pronto nell'apprendimento e tra i "primi" della sua classe, i genitori chiedono ora un salto di classe, affinché possa proseguire il percorso scolastico con i pari d'età. Le insegnanti si interrogano: questo salto è opportuno per il bambino?
Nella discussione emersa nel gruppo di formazione si sono considerati diversi aspetti, tutti importanti. Il salto di classe è certamente possibile, e sarebbe segno di un'attenzione mirata ai bisogni e alle capacità del bambino. E' necessario tuttavia valutare accuratamente diversi aspetti prima di decidere.
Il bambino ha veramente le capacità (logiche, linguistiche, espressive...) perché questo passaggio non gli sia troppo gravoso dal punto di vista cognitivo? Questo aspetto può essere valutato solo dalle insegnanti. Ritengo che il passaggio andrebbe realizzato solo se si ritiene - con pochi margini d'incertezza - che il bambino sarà in grado di seguire agevolmente e serenamente i nuovi programmi, solo con un po' di fatica in più, senza dover "arrancare" troppo per stare al passo con la nuova realtà. Teniamo presente quanto il "riuscire" a scuola faccia bene al senso di sé dei bambini! Proporre a un bambino di saltare una classe perché le sue capacità cognitive glielo consentono è una bella spinta all'autostima, ma potrebbe trasformarsi in un boomerang se nel nuovo contesto le difficoltà diventano troppe!
Altra questione importante riguarda l'aspetto relazionale. Far parte di un gruppo di pari stabile nel tempo, non vivere troppi cambiamenti di insegnanti e di stili educativi è importantissimo per tutti i bambini, ma ancor più per gli adottati. Se si decide per un salto di classe, è allora necessario che il passaggio sia graduale e che il taglio non sia netto: cominciare a inserire il bambino in corso d'anno, per qualche attività, nella classe che lo accoglierà l'anno successivo; pensare a qualche iniziativa che gli consenta, successivamente, di mantenere i contatti con i compagni e le insegnanti "di prima". 
Se però il bambino è ben inserito nella classe attuale, ha un buon rapporto con insegnanti e compagni, e ottiene buoni risultati che rafforzano la sua autostima, valuterei con molta cautela la scelta di "tirarlo fuori" da questa realtà positiva e tranquillizzante. Questo aspetto andrebbe discusso con i genitori, che a volte tendono a vedere solo una faccia della questione e a premere per una "normalizzazione" della situazione scolastica del figlio che potrebbe non essere la migliore per lui. 
E poi ancora:
Sondare cosa ne pensa realmente il bambino, se desidera e si sente pronto per questo passaggio...
Se si decide questo salto, quale classe della primaria è più opportuno saltare...
Mi fermo qui, in attesa delle vostre riflessioni e - se ci sono - di esperienze al riguardo.

Livia Botta

ADOZIONESCUOLA ha bisogno del tuo aiuto. Leggi QUI


Nessun commento:

Posta un commento