Adozione e Scuola

venerdì 1 maggio 2015

Il Piano didattico personalizzato per alunni BES - 1

Come insegnante mi è capitato spesso di proporre La normativa per il BES agli alunni adottati: non a tutti, naturalmente, ma solo a quelli che presentavano alcune fragilità, in special modo dal punto di vista linguistico. E’ assolutamente possibile anche ai genitori richiedere che il proprio figlio sia considerato BES e vengano attuate le misure compensative e dispensative previste, che saranno oggetto di un mio prossimo intervento. Occorre per prima cosa parlarne con gli insegnanti, poi scrivere una lettera indirizzata al Dirigente scolastico (è bene farla protocollare dalla segreteria) in cui – citando la normativa – si richiede per l’anno scolastico in corso l’inserimento nei BES a causa delle difficoltà incontrate dal proprio figlio. Spesso le misure dispensative e compensative possono essere momentanee, nel giro di qualche mese i bambini e i ragazzi si abituano alle richieste della nuova scuola. Se così non fosse si può mantenere tale “status” per tutti gli anni del ciclo, senza che sia eventualmente compromesso l’esame di stato di terza media e senza che compaia nella documentazione proposta alla scuola successiva. E’ uno strumento estremamente flessibile, che permette di aiutare i bambini adottati stando “ai loro tempi”, ma purtroppo a fronte di numerosi istituti che lo utilizzano ve ne sono altrettanti che non ne conoscono le potenzialità. In questo caso occorre insistere, è un diritto per gli alunni in difficoltà. Invito inoltre ad una notevole cura nei rapporti con la scuola, con colloqui “preventivi” e non “sull’urgenza”, almeno per quanto concerne il coordinatore della classe.

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